Dalla Regola alla Parola 💬
For learners stuck at the B1 level: here’s how to stop studying Italian and start living it.
“Mi capiscono. Rispondo. E per la prima volta, non mi importa se ho sbagliato il congiuntivo.”
– Un testimone del miracolo del livello B2
Salve, cari amici!
Sapete, c’è un momento, spesso improvviso, ma sempre liberatorio, in cui lo studente di lingua italiana ascolta una conversazione, ci si butta dentro, e… non affoga.
Anzi, nuota. Maluccio magari, a rana un po’ storta, però sta a galla. 🛟
E lo fa con le sue frasi condite con qualche verbo imperfetto, pronomi infilati un po’ a casaccio (= randomly) e accenti dubbiosi.
Sei arrivata/o a questo stadio? E allora benvenuta/o! Hai appena attraversato il ponte tra studente di italiano e parlante di italiano.
Il bravo studente: ordinato, diligente, insicuro 👨🏫
Nell’immaginario collettivo lo studente è un essere nobile (!) Colleziona verbi, cura flashcard, sottolinea con devozione ogni particella pronominale.
Ogni sera guarda una serie con i sottotitoli, e ogni mattina giura che da domani si metterà a parlare davvero.
Solo che “parlare” significa: paura, vergogna, errori grammaticali.
E noi non vogliamo far brutta figura, giusto?
Però… così finiamo per saper dire tutto sul passato remoto di “trarre” e niente su come cavarsela quando il panettiere ci chiede: “A posto così?”
Ma allora… che cos’è un “parlante”? 🗣️
Il parlante è quella creatura magica che usa la lingua. Senza paracadute!
Non aspetta di “sapere tutto” per iniziare.
Entra nei discorsi anche quando non sa dove vanno. Si butta nella grammatica con entusiasmo e autocritica moderata.
Sì, sbaglia. E certo che sbaglia.
Sì, chiede “Come si dice...?” ogni tanto.
Sì, a volte fa confusione tra “ci” e “ne”. (Beh… chi non la fa, dopo tutto?)
Ma — parla.
E ogni errore è una micro-vittoria. ✌🏻
Il momento della trasformazione ✨
Quel passaggio da studente a parlante non è scandito (= set) da un esame. Non è quando arrivi a pagina 150 della tua grammatica.
Succede in momenti strani, spesso banali:
Quando racconti a un’amica italiana che ti sei “rotta le scatole” (e lei ride, perché lo hai detto benissimo).
Quando sbagli a dire “pesche” e dici “pesce”, e il fruttivendolo ti corregge ma ti serve lo stesso.
Quando ti rendi conto che… ti sei espresso. Anche se non era perfetto al 100%.
Ecco cosa cambia davvero quando inizi a usare l’italiano 🎯
Quattro esperimenti per diventare parlante 🧪
Fai il diario vocale.
Registra ogni giorno 1 minuto di te stesso che racconti la tua giornata in italiano. Riascolta una volta a settimana. Noterai il salto.Interrompi qualcuno. Gentilmente.
In una lezione, un evento online, o su Tandem, interrompi e chiedi: “Scusa, che significa “tirarsela”?” – Poi usalo almeno tre volte quella settimana.Cerca l’imbarazzo.
Vai in un bar in Italia e ordina qualcosa che non sai dire. Se sbagli, hai un aneddoto da raccontare. Se indovini, hai un caffè.Dì una cosa che diresti solo nella tua lingua madre.
Tipo: “Mi sento come un biscotto dimenticato nel tè.” – Se la persona ride, congratulazioni. Hai appena usato l’italiano da dentro.
Ma se sbaglio? 😢
Ti succederà.
Ad esempio, potresti dire “ho conosciuto bene la città” invece di “ho imparato a conoscere la città”… e il tuo interlocutore potrebbe pensare che tu e la città abbiate avuto una relazione intima!
Ma indovina? Ci siamo passati tutti!
Con l’inglese e il francese, lingue che un po’ conosco, a me è successo migliaia di volte. E mi succede ancora.
Ma i veri parlanti, quelli madrelingua, non ti giudicano. Anzi, ti ammirano. Perché tu stai facendo qualcosa che loro probabilmente non hanno mai fatto: imparare e usare una lingua da adulto.
In conclusione 🔑
Il momento in cui smetti di studiare l’italiano e inizi a usarlo, non è un vero traguardo.
È un modo nuovo di danzare, non solo alzare le gambe.
Magari non sarai John Travolta… ma sarai vero.
E la prossima volta che ti chiedi se “sei pronto”, ricorda: se mi stai leggendo, lo sei già abbastanza.
Vai. Sbaglia. Parla.
Ma soprattutto: divertiti.
Nell’augurandoti un felice weekend, ti lascio con una clip irresistibile, tra le più divertenti di tutta la commedia italiana: il grande comico napoletano Totò alle prese in un assurdo tentativo di farsi capire (in italiano a Milano!) da un poliziotto.
Buona visione e a presto!
Alex 🇮🇹